mercoledì 17 dicembre 2014

STORIA DI UN PANDORO ESPOSITIVO

E' il 15 dicembre e decido di cominciare ufficialmente l'avventura natalizia. Primo step: pandoro!!! Decido di seguire la ricetta di Giorilli che trovo sul blog Fables de Sucre e quindi parto facendo i rinfreschi al lievito madre (gentile concessione della mamma di Barbara Guerrini) per dargli la forza di affrontare questa avventura.... almeno uno dei due deve essere sicuro di ciò che fa, e io non lo sono. La tabella di marcia è la seguente: dopo i rinfreschi, la sera si fa il primo impasto, l'indomani mattina il secondo impasto e verso sera si inforna...

Ma ecco che ovviamente le cose non vanno mai secondo i piani.

Ammetto che è un lavoro pazzesco che richiede un sacco di smadonnamenti e io, che sono nota per la mia "Freddezza 0", sono andata in crisi esistenziale svariate volte durante il procedimento. Si tratta di raccogliere tutto il self-control che si ha a disposizione, tutta la pazienza del mondo, tantissima passione.... e accorgersi che tutto questo è inutile di fronte ad un impasto che avrebbe dovuto essere riposto (bello tondo e pirlato) in un contenitore a lievitare per 10/12 ore... e invece ti trovi a mettere nel contenitore un frappè di pandoro come questo, che non sei assolutamente riuscita a pirlare e che dopo 12 ore rimane tale e quale


A questo punto, già decisa a riprovare, pensando di utilizzare una farina diversa, comincio a pensare come riutilizzare il frappè di pandoro e dopo un po', andando a riprendere il contenitore e quel maledetto di impasto (che deve aver percepito di essere sul punto di morte) lo trovo bello che lievitato che ti invita a non demordere


E allora via di secondo impasto, con tutte le dovute precauzioni e una pirlatura decisamente campata in aria perchè comunque anche il secondo impasto aveva ovviamente deciso di rimanere troppo morbido; ma tant'è che sono riuscita ad inserirlo nello stampo e dopo la lievitazione era così, bello e impossibile, che mi ammiccava


Lo infilo nel forno, prima che decida di esplodermi addosso, o di suicidarsi gettandosi fuori dallo stampo. E lo vedo crescere e fare il cupolino.... non il mega cupolone che avrei voluto... ma il cupolino, che comunque dà una sua emozione. Sì le dimensioni contano, è vero, ma non la prima volta


Ed eccolo qui, come appariva alle 2 di notte di stanotte, quando l'ho cavato dallo stampo dopo un'ora di riposo (sua non mia). Ora è in una teca e lì ci rimarrà per sempre. Potete venire a guardarlo e fotografarlo. E' mio, è stupendo. Capite che non posso assaggiarlo, perchè se lo facessi, e per caso facesse schifo .... dopo 48 ore di lavoro per uno e dico UN pandoro... verrebbe giù il signore dal cielo per le mie bestemmie.... ed è Natale. Quindi Buon Natale a tutti con il mio Pandoro Espositivo.


Ecco il link alla ricetta e al bellissimo blog di cui ho parlato sopra.
http://blog.giallozafferano.it/fablesucre/pandoro-di-giorilli/

«La femmina del tasso, che per brevità chiameremo femmina del tasso, quando è incinta ha sempre voglia di pandoro ed è per questo che in certi periodi dell'anno le fabbriche di pandoro, che per brevità chiameremo pandorifici, sono attaccate dai tassi, così come le fabbriche di zucchero a velo, che per brevità rinunciamo a chiamare.» Gene Gnocchi

https://www.youtube.com/watch?v=ClQ_8097JBQ


martedì 4 marzo 2014

Torta pere e caramello (ricetta di Christophe Felder)



 

Per uno stampo da 24 cm di diametro

Tempo di preparazione: 1 ora circa.
Tempo di cottura: 10-12 minuti (solo il bisquit).
Serviranno inoltre: termometro da cucina, un paio di casseruole antiaderenti, una spatola, una frusta elettrica, carta da forno.

Per lo sciroppo alla vaniglia:

35 ml d'acqua
25 g di zucchero
una punta di cucchiaino di vaniglia

Per il bisquit al cioccolato:

60 g di tuorli
75 g di farina 00
12 g di cacao in polvere
120 g di albumi
90 g di zucchero

Per le pere caramellate:

25 g di zucchero
300 g di pere mature a dadini
1/2 bacello di vaniglia

Per la salsa al caramello:

30 g di zucchero
75 g di panna fresca
15 g di burro

Per la mousse al caramello:

6 g di gelatina in fogli
275 g di panna fresca
60 g di tuorli
15 g di zucchero
95 g di zucchero
37 g di acqua
135 g di latte


Procedimento

Per lo sciroppo alla vaniglia:

Mescolate gli ingredienti e lasciate riposare. Consiglio di prepararla anche qualche giorno prima così lo sciroppo diventa più gustoso.

Per il bisquit al cioccolato:

Preriscaldate il forno a 180 °C. Montate gli albumi a neve e quando saranno abbastanza compatti, incorporate lentamente lo zucchero fino ad ottenere una montatura bella soda. Unite i tuorli (già leggermente sbattuti) e mescolate a mano con movimento dal basso verso l'alto(*).
Aggiungete lentamente farina e cacao (che avrete precedentemente setacciato assieme) sempre con movimento dal basso all'alto.
Inserite l'impasto ottenuto in una sac a poche e, partendo dal centro, create su due fogli di carta da forno un cerchio di 24 cm (vi conviene disegnarvelo prima, ricalcando l'interno dell'anello della tortiera sull'altro lato della carta da forno, di modo che il colore non vada a contatto con l'impasto) e un secondo cerchio più piccolo (anche in base a quanto impasto vi rimane).
Infornate per una decina di minuti e una volta cotti lasciate raffreddare.
(*) Il movimento dal basso verso l'alto è importante per non smontare l'albume. E' meglio se è un movimento veloce e costante e se si utilizza una spatola anziché un cucchiaio, in modo da continuare ad incorporare aria al composto. Usando le fruste il composto si smonterebbe tutto.






Per le pere caramellate:

In una padella antiaderente fate sciogliere lo zucchero a secco fino ad ottenere un caramello scuro.
Aggiungete la pera a dadi, la vaniglia raschiata (se volete aggiungete in cottura anche il bacello e lo toglierete dopo) e mescolate per circa 5 minuti









Per la salsa al caramello:

Fate sciogliere lo zucchero a secco fino a leggera coloritura in un pentolino antiaderente a sponde alte. Nel frattempo scaldate un po' la panna al microonde.

Incorporate un po' alla volta la panna scaldata, mescolando (attenzione perché bollirà e salirà molto).
Aggiungete il burro fuori dal fuoco e una volta sciolto, rimettete il pentolino su fuoco medio per qualche secondo, finché il caramello sarà bello cremoso.







Per la mousse al caramello:

Ammollate in acqua i fogli di gelatina. Mettete la panna nel recipiente dove verrà montata e mettetela in frigo. Fate sciogliere i 190 g di zucchero a secco in un pentolino, fino ad ottenere un caramello bruno scuro. Al primo accenno di fumo incorporate l'acqua e mescolate energicamente. Tenete a fiamma bassa. Se bolle troppo spegnete.
Portate il latte ad ebollizione.


Versate il latte suoi tuorli, precedentemente sbattuti leggermente con i 30 g di zucchero. Rimettete il composto così ottenuto in una casseruola.
 Aggiungete a questo composto il caramello liquido.
E fate cuocere a fuoco lento fino ad arrivare a 82 °C (come una crema inglese).
Una volta raggiunta la temperatura, togliete dal fuoco e aggiungete la gelatina (strizzata). Mescolate e fate raffreddare, coprendo con della pellicola a contatto. (Se raffreddandosi il composto si addensa, riscaldatelo un pochino) prima di utilizzarlo.
Con una frusta montate la panna, sbattendo prima lentamente e poi velocemente. Non deve essere montata completamente, basta che raddoppi di volume e che abbia la consistenza di restare tra i raggi della frusta.
Aggiungete alla panna la crema inglese al caramello.
Mescolate con una spatola dal basso verso l'alto.

Composizione:

Mettete in una teglia ad anello di 24 cm il primo biscotto, eventualmente eliminando l'eccesso con un coltello ma lasciando che sia bene a contatto con i bordi (di modo che non esca la parte liquida).
 Impregnate il biscotto di sciroppo alla vaniglia con un pennello.
Stendete sul biscotto le pere.
Versateci sopra la salsa al caramello.
Versate metà della mousse al caramello.
Appoggiate sopra il secondo biscotto (quello più piccolo) impregnato di sciroppo di vaniglia.
Versate la mousse restante ed eventualmente lisciate con una spatola. Mettere il tutto in congelatore per almeno un'ora, ma può starci anche per un mese, in attesa di un'occasione per mangiarla
Togliete la torta dal congelatore circa 6-8 prima di mangiarla e tenetela in frigo. Potete guarnire con panna montata, meringa italiana o pezzi di caramello e pera. Per fare delle decorazioni di caramello, scaldate il caramello come spiegato sopra fino a leggera brunitura e poi fatelo colare in forme, gocce o in fili su un foglio di carta da forno. In poco tempo sarà compatto e pronto, però non va messo in frigo perché si rovina, quindi in caso la torta va decorata con il caramello solo quando è pronta per essere servita.



"Al contadino non far sapere, quanto è buono il caramello con le pere"

https://www.youtube.com/watch?v=LlOLaA6sqeo

sabato 11 gennaio 2014

Due film brutti, uno strano e uno bello

In questi giorni, un po' stirando, e un po' in relax, mi sono guardata qualche film.

Per evitare di fare spoilerate a chi poi deciderà di vedere questi film, scriverò in gialletto le parti "spoiler": per leggerle basterà selezionarle.

Partiamo da "Una fragile armonia". Un quartetto d'archi che si avvicina ai 25 anni di carriera, si trova davanti alla difficoltà di dover perdere uno dei membri, in quanto malato di Parkinson. Questo avvenimento causa una serie di difficoltà sia per il futuro stesso del quartetto, sia nelle vite private dei musicisti, sia nella nostra vita, che - almeno per un'ora e quaranta - verrà invasa da tristezza, inutilità, lentezza e banalità. I soliti drammi familiari, le solite scene patetiche... cioè alla fine mi chiedo cosa ci abbiamo trovato di così interessante da farci un film. Bella la musica: per fortuna!!! (Sarebbe stato imbarazzante il contrario, visto il tema del film). Indovinate un po'.... sìsì è uno dei due brutti!!!




"Disconnect" racconta tre storie, tutte legate da un filo comune, ovvero la comunicazione moderna attraverso internet ed, in particolare, i risvolti negativi di tale comunicazione. In una di queste storie si parla della "prostituzione" minorile via web. Un'altra parla di una coppia a cui viene rubata l'identità via internet ed, in questo modo, anche un sacco di soldi. L'ultima riguarda dei ragazzi che, fingendo tramite facebook di essere una ragazza, inducono un loro conoscente ad inviare una sua foto imbarazzante, che poi verrà divulgata a tutta la scuola, con il risultato del tentato suicidio del ragazzo stesso.
>> In pratica un finale non c'è perché tutte e tre le storie rimangono in sospeso, senza una vera e propria soluzione. Vi immaginate che nervi????<<
Questo ve lo consiglierei, non è tra i dieci film più imperdibili al mondo, ma non è male. E' quello strano.

"Before Midnight": scopro solo ora essere il seguito di "Before Sunrise" (1995) e "Before Sunset" (2004). Forse se avessi visto i primi due, tutto avrebbe un senso, anche perché leggo che le critiche sono state iperpositive, millemila persone sono andate a vederlo, film pluripremiato... cioè se leggete le altre recensioni probabilmente vi comprate il poster e lo mettete dietro al letto senza neppure aver visto il film. Io rimango perplessa, dove perplessa è l'eufemismo dell'anno. La mia faccia è più o meno questa: O_______o. Beh, la trama è molto semplice: 'sti due (marito e moglie), dopo aver accompagnato il figlio di lui in aeroporto, tornano nell'alloggio (in Grecia) dove sono stati nelle ultime 6 settimane e da cui si accingono a partire a breve. Pranzano con gli amici che li hanno ospitati e vanno a piedi verso un albergo dove questi amici hanno prenotato loro una stanza per passare una serata romantica senza le due gemelle. E ora attenzioni perché sta per arrivare il super spoiler...>> Si incamminano verso questo albergo. Ci arrivano. Litigano. Fanno pace.  << Le ambientazioni (5 praticamente) sono molto belle, la Grecia sicuramente è la protagonista di questo film. (Avrei dovuto vederlo senza volume probabilmente). Per il resto è terribile!!!! Una palla che metà basta.... praticamente la storia di mia madre con suo marito (anzi mia mamma è più divertente, almeno tira teglie a terra o fa scene drammatiche da oscar), o di qualsiasi coppia che ha dei figli e sta assieme da anni. Lui apre bocca, lei interpreta male, si incavola, dà colpa a lui e alle gemelle di tutti i suoi mali (che non ho ancora capito quali siano) e così avanti.... A tre quarti del film volevo strapparmi le ovaie, per essere sicura di non ridurmi così. L'unica parte del film che mi è piaciuta è quando lui descrive i personaggi del libro che sta per scrivere, premesso che anche lì, secondo me, ha un tantin' esagerato eh.... visto che metterebbe in un libro solo un numero di personaggi strani che potrebbero essere sufficienti per almeno un'intera antologia di Stefano Benni!!! Tanto è che me lo sono visto... e non me lo dimenticherò! O____o Non serve dirlo vero? O si? Beh.... è l'altro brutto!!!!

"Questione di tempo" invece mi è piaciuto tantissimo!!!! Forse gli altri avevano contribuito ad abbassare i miei standard, chissà.... Comunque di fatto mi ha entusiasmata. Il protagonista viene a scoprire dal padre di poter viaggiare nel tempo, come tutti gli uomini di famiglia. Non può cambiare la storia, ma può fare piccole modifiche per sistemare il suo presente e il suo futuro. Fino a circa un quarto, il film va a rilento e stavo quasi per desistere, ma poi comincia ad essere veramente godibile. Simpatico, profondo, delicato, semplice e frizzante. Non c'è molto da dire né da spoilerare, solo da consigliare vivamente. Forse è un po' da donna... ma essendo io una donna, non ne sono certa al centopercento :P


"Plaudite amici, comedia finita est."

http://www.youtube.com/watch?v=EYQ_t27lMeo

giovedì 9 gennaio 2014

Recensione libro: Ken Follett - L'inverno del Mondo


Secondo libro della trilogia "The century trilogy" (magari fra un po' farò una recensione anche sul primo).

Innanzitutto la trama:  
La storia comincia nel 1933 e a Berlino durante l'inesorabile ascesa del partito nazista. Mentre la Germania viene sconvolta da questa dittatura, anche la Gran Bretagna deve combattere contro l'insorgere di un potere similare e decidere, insieme alla Francia, come porsi dinnanzi alla rapida espansione hitleriana. Nel frattempo la Russia, inizialmente simpatizzante della Germania nazista si prepara, anche grazie allo spionaggio, ad affrontare un possible futuro scontro con essa. E mentre gli Stati Uniti stanno a guardare... scoppia inesorabile la guerra, che coinvolgerà tutti questi paesi e non solo, devastando le città e falcidiando la popolazione e i combattenti, con scontri di ogni tipo e risultati che ben conosciamo. Su questo sfondo, si intrecciano le vite di cinque principali famiglie provenienti da Germania, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti e attraverso i loro occhi vedremo l'orrore di quegli anni, la rabbia al pensiero di cosa si sarebbe potuto fare per evitare tutto ciò, il dolore per le vite perdute e la speranza che un giorno tutto questo possa finire... 

E' un thriller storico assolutamente da podio, come, a mio avviso, gran parte delle opere di Ken Follett, il quale ci tiene in modo particolare all'accuratezza storica pur riuscendo a intrecciare storie, personaggi, paesaggi, intrighi e, perché no, anche un po' di amore. E il risultato è un romanzo iper avvincente che ti lascia senza fiato e non vorresti mai spegnere la lampadina e andare a letto... nono, ancora un'altra pagina dai... avete presente no? E' un bel tomo di quasi un migliaio di pagine nell'edizione cartacea, tanto per capirci. Eppure, nonostante lo spessore degli argomenti trattati (in certi punti con dovizia di particolari da far davvero raggelare il sangue), lo si legge con avidità. Mi ha fatto riflettere molto, perché permette di vedere gli errori dell'umanità non solo da parte di chi già dalla storia è stato messo alla gogna, ma anche di chi ne è uscito vincitore e salvatore... pur avendo, se non le stesse, delle grandi responsabilità su quanto successo. Leggetelo assolutamente!!!!!! Cioè... leggete prima il primo, perché poi sono le stesse famiglie e così conoscete già i personaggi e vivete anche la prima guerra mondiale.... strabello pure quello, anche se forse meno del suo seguito. Beh.... prima o poi ve ne parlerò.

Buona giornata a tutti

"Don't just stand there and shout it.... do something about it"

mercoledì 8 gennaio 2014

Oddio ho creato il blog!!!!

Beh mi trovo senza lavoro e sono in frenesia. Non ce la faccio a stare inattiva, allora passo le giornate a discutere su faccialibro, a guardare film e telefilm, a leggere (anche grazie al mio bellissimo Kindle ricevuto come regalo di Natale), a impazzire con i cani, a cucinare.... per lo più le cose che faccio anche nella vita normale, ma all'ennesima potenza per intenderci. 
Quindi mi dico "Dai, fatti un blog tuo...". Già avevo mezza idea di farne uno di cucina, visto che è una delle mie passioni più grandi, ma di blog di cucina ne è pieno il web e poi io mica sono capace di farne subito uno bello e funzionale eh? Allora che facciamo? Facciamo un blog dove posso discutere di tutto quello mi viene in testa e confrontarmi con voi sugli argomenti più vari, dalla pace nel mondo a Fringe. Magari della pace nel mondo ne parleremo un po' più avanti... quando siamo più in confidenza.
Per chi mai leggerà questo blog.... benvenuti!!!!!!!! 

"She was never bored, because she was never boring!!!!"